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Alter ego

4 Maggio 2019

Dal 4 al 25 maggio 2019 il Centro Culturale Conti Avogadro di Cerrione propone una mostra con le opere di Roberto Pestarino.

Tale fotografo, nato nel 1966 ad Alessandria, vive da tempo a Cassano Spinola.

È Presidente del Circolo fotografico “Oltregiogo fotografia” di Serravalle Scrivia. Nel 2012, nel 2013 e nel 2017 l’International Photography Awards gli ha conferito menzioni d’onore. Nel 2014 egli ha ricevuto tre premi al concorso di Fotografia Internazionale di Mosca, ha vinto il concorso indetto dalla Casa Editrice Fermo ed il concorso “Oltre lo scatto” a Desenzano del Garda. Nel 2016 ha ricevuto il premio “Salon d’oro” (categoria – Architettura e panorami di città -) all’ “Odessos Photo Exhibition”. Nel 2018 è stato il primo classificato nella sezione fotografica del Concorso artistico promosso dalla città di Matera. È stato recensito sul numero di gennaio-febbraio 2019 della Rivista fotografica “Image Mag”. Nel 2012 una sua fotografia è stata esposta in modo permanente nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Nel 2015 un’altra sua fotografia è stata esposta alla Black Box Gallery di Portland nell’Oregon, un’altra ancora alla Smith Gallery di Johnson City nel Texas ed una terza al Photo-talk di Denver nel Colorado.

La collezione che si propone al castello di Cerrione presenta scatti fotografici che, ottenuti a partire dal 2012, sono stati ammessi per essere esposti al Museo della fotografia di Brescia nel 2015 e molti singolarmente sono stati scelti per mostre in Italia ed all’estero. Detti scatti contemplano la presenza di manichini che, in dialogo con il riguardante, pongono l’interrogativo sull’esistenza umana. Il manichino, essere silente, è riflesso della realtà che lo circonda. Una realtà evidentemente trasformata, in una rivisitazione che attraverso il manichino stesso giunge all’occhio dell’osservatore, suscitandone lo stimolo all’interpretazione personale.

Ispirandosi ad Utrillo, così come a de Chirico ed a Modigliani, Pestarino vive il richiamo del mondo. E lo traduce in ricostruzioni fantastiche del vero. Tutto è sperimentazione e contemplazione. L’edificio si riflette sul personaggio, sul manichino, e ne diventa parte integrante creando immagini particolari. Il manichino da parte sua prende le sembianze di una persona, facendo il verso a quanto caratterizza quest’ultima. Quella di Pestarino è l’analisi, talora beffarda, talora spietata, del modo di rapportarsi dell’essere umano non solo con gli altri esseri umani, ma anche e soprattutto con una diversa personalità sua interna, con l’Alter Ego, appunto.

Claudia Ghiraldello