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Il “Nuovo respiro” della Vercellotti

4 Settembre 2022
Rosetta Vercellotti
La mostra di Rosetta Vercellotti qui presentata è intitolata “Nuovo respiro”.
Curata da chi scrive, consiste in una personale ricca di colore. Questa collezione è stata creata durante il lockdown causato dalla pandemia scatenata dal virus Covid 19 ed intende offrire al visitatore l’opportunità di
ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.
Le tante opere esposte, in acrilico su tela, raccontano l’immaginario di Rosetta Vercellotti, artista torinese.
Dal 1991, data della prima personale a Torino nella Scuola di Giornalismo, le personali e le collettive vissute da questa pittrice sono state numerosissime sia in Italia che all’estero.
Sempre presente alla Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 1991 a tutt’oggi, la Vercellotti ha esposto al Circolo Ufficiali di Presidio di Torino nel 1993. Nel 1996 ha partecipato alla Mostra internazionale di arti visive della Regione Lazio dedicata al “Pianeta Donna” con esposizione collettiva presso il Centro Culturale Sinesi di Roma.
Di recente ha esposto nell’aprile 2016 e nel giugno 2019 al Circolo degli Artisti di Torino,
nell’ottobre 2020 allo Spazio Mouv di Torino e nell’agosto 2021 nel Comune di Locana.
In ambito biellese, non può non ricordarsi l’importante mostra allestita nel 2016 nella Galleria Gastaldi del Santuario Lauretano di Graglia.
 
Numerosi i premi ricevuti; in particolare Rosetta è risultata prima classificata per lo stile al Premio internazionale “Trastevere” nel 1996 e prima classificata per la pittura astratta al Premio “Ripetta” di Roma nel 1997.
Una sua monografia è presente nelle biblioteche del Metropolitan Museum of Art e del Guggenheim Museum di New York.
Come scrittrice la Vercellotti ha realizzato un’antologia di pensieri intitolata “Come dei Riflessi”.
 
Artista dall’animo generoso, Rosetta ha donato nel 2017 la sua opera intitolata “Magia degli abissi” alla Casa Museo “Sandro Pertini” di Stella (Savona) e nel 2018 l’opera “La Maternità” al reparto di Ostetricia e Ginecologia del nuovo Ospedale di Biella.
Accompagna la mostra un libro che contiene la riproduzione di tutti i dipinti esposti e che
comprende la critica di chi scrive; è uscito per i tipi della casa editrice torinese “Il Pennino” di Dino Aloi.